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LeggoCassino: Pontecorvo, bocciata la proposta De. Co. portata in Consiglio da Angela Tribini

TERRITORIO Il Sindaco Anselmo Rotondo avrebbe dichiarato che il problema risiede nell’aver nominato una specifica azienda nella mozione. “A mio avviso un argomento abbastanza debole” spiega Davide Luzzi che bacchetta il primo cittadino

di Davide Luzzi

Alcune considerazioni riguardo la bocciatura della mozione presentata in Consiglio Comunale sulla De. Co. (Denominazione Comunale). La De. Co. è uno strumento attraverso cui valorizzare la territorialità di prodotti, agricoli e artigianali, estendibile anche a tradizioni che hanno nel territorio di riferimento la propria peculiarità. Uno strumento utile, che da valore aggiunto, già in uso da molte città italiane. 

Le argomentazioni fornite dalla maggioranza a sostegno della bocciatura non mi sembrano solide né sotto il profilo formale, né sotto il profilo sostanziale.

Il Sindaco Anselmo Rotondo avrebbe dichiarato che il problema risiede nell’aver nominato una specifica azienda nella mozione. A mio avviso un argomento abbastanza debole. 

Infatti leggendo la mozione presentata, il nome dell’azienda, utilizzato a mio avviso dalla maggioranza come pretesto per non approvarla poiché presentata dall’opposizione, compare nella premessa discorsiva e non nell’oggetto della mozione. Per cui, quando si fa riferimento alle norme, considerando che l’oggetto era di dare mandato agli uffici preposti ad agire per la costituzione della De. Co. in senso lato e in maniera molto ampia, non vi è il presupposto di alcun vantaggio ad alcuna azienda come vorrebbe far credere il Sindaco. 

Inoltre, qualunque problema di forma sarebbe potuto essere risolto con un emendamento o modifica da parte del Consiglio Comunale. Se fosse stato un problema la presenza di un paragrafo in cui vi era nominata una azienda specifica (come esempio in premessa quindi non oggetto della mozione), sarebbe bastato proporre e discutere un emendamento ed eliminare questo “ostacolo”, procedere all’approvazione e non perdere tempo. 

Voglio sottolineare, inoltre, che la mozione avrebbe rappresentato un atto politico per dare mandato agli uffici preposti, come si legge chiaramente dalla mozione stessa (di cui potete leggere nella foto il testo sostanziale), per redigere ogni documento necessario, tra cui, ovviamente il Regolmamento. Ogni documento sarebbe stato oggetto di invio alla Commissione ad hoc (sempre prevista nella mozione) che avrebbe informato il Consiglio per discussione, modifica e eventuale approvazione. 

Per cui anche l’argomentazione relativa alla mancata presenza di un regolamento o altri atti è sostanzialmente fuorviante e denoterebbe una certa ignoranza sul contenuto oggetto di discussione. 

Per capirci meglio voglio fare un esempio. 

Non è stato forse approvato in passato un atto di indirizzo sulla creazione della Fondazione del Carnevale pur senza la documentazione relativa a atto costitutivo e statuto? Si. Tutto il Consiglio Comunale ha votato a favore? Si. 

Per cui non regge l’argomentazione proposta di una una carenza di atti formali a supporto di una decisione che riguardava un indirizzo politico.

La decisione era nella sostanza se dare o non dare mandato agli uffici tecnici di redigere tutti gli atti necessari e preventivi alla costituzione della De. Co. (come si può leggere chiaramente). 

Fatte queste considerazioni dovute concludo rispetto alla sostanza della questione.

Tutti si sono detti concordi nell’istituzione della De. Co. eppure si è persa una occasione, e si è perso tempo, per iniziare i lavori. 

Oggi a Pontecorvo si parla di De. Co. e per questo bisogna fare i complimenti alla Consigliera Angela Tribini per aver proposto nel dibattito il tema.

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