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LeggoCassino: Strada pericolosa, disservizi e illuminazione carente: l’incubo di via Sferracavalli

CRONACAI residenti lungo l’arteria che collega Cassino con Sant’Elia Fiumerapido denunciano le criticità: “Cittadini costretti ad attendere i bus Cotral sulla carreggiata senza alcuna sicurezza, è assurdo!”

Strada pericolosa, disservizi ad ogni dove e illuminazione pubblica carente: i cittadini residenti in via Sferracavalli – l’arteria che collega la città di Cassino con il comune di Sant’Elia Fiumerapido – tornano ad accendere i riflettori sulle criticità dell’arteria e sui tanti problemi irrisolti. In primis quello della mancata messa in sicurezza della strada, soprattutto per quel che riguarda i guard rail mancanti nel tratto di strada in cui la Sferracavalli incrocia via lungofiume Madonna di Loreto. Più di una volta si sono verificati incidenti con macchine finite nel Rapido. Un altro incidente sempre in via Sferracavalli risale a quest’estate quando un giovane di 34 anni ha perso la vita in un tragico sinistro finendo fuori strada: la sua auto si è ribaltata più volte, prima sbattendo contro il guard rail e poi finendo nella cunetta laterale.

“Non lamentiamo solo la mancata messa in sicurezza, siamo costretti a vivere con molti disagi” spiegano i residenti della zona. “Oltre ad essere priva di rete idrica e fognaria, via Sferracavalli è una strada priva di illuminazione pubblica e con un manto stradale da guerra punica, basta vedere gli incidenti stradali a cadenza quasi mensile.  Addirittura – denunciano i residenti del posto – assistiamo ad una fermata Cotral senza una pensilina e senza sicurezza alcuna: i cittadini per prendere il bus devono sostare nella carreggiata stessa. Tutto ciò, unitamente alla mancanza di illuminazione pubblica, alla mancanza di marciapiedi e di un manto stradale adeguato sta causando enormi disagi e se non si prendono subito provvedimenti in merito potrebbero esserci conseguenze ancor più gravi”. 

Sono sempre alcuni residenti ad evidenziare come “in via Sferracavalli, nel comune di Sant’Elia Fiumerapido, gli abitanti  non hanno accesso all’acqua potabile. Una situazione inconcepibile e inverosimile in quanto abbandonati dalle istituzioni stesse. Il comune e AceaAto5, ad oggi, non danno nessuna risposta concreta a tale situazione che mette in pericolo la salute pubblica dei residenti”.  

Tra Cassino e Sant’Elia Fiumerapido si registrano ormai da tempo anche criticità ambientali: l’abbandono indiscriminato di rifiuti lungo la pista ciclabile è un fenomeno ormai quasi quotidiano. Non solo: nei mesi scorsi, dopo l’ennesimo ritrovamento di rifiuti nei pressi del rio Secco, al confine con Sant’Elia Fiumerapido, la sezione Ansmi di Cassino aveva scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni nella quale chiedeva di inserire la Città Martire e più in generale il Cassinate nella cosiddetta operazione ‘strade sicure’, impiegando cioè l’Esercito Italiano. 

Per i residenti e gli ambientalisti è necessario che tutte le istituzioni competenti – comune di Cassino, comune di Sant’Elia Fiumerapido e provincia di Frosinone – intervengano anzitutto per mettere in sicurezza l’arteria, molto trafficata, e in secondo luogo per evitare che la zona continui a soffrire le criticità ambientali, in particolar modo nel tratto lungo le sponde del fiume Rapido.

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