La donna, già tratta in arresto, in stato di flagranza nel mese di aprile 2022, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di un rilevante e differenziato quantitativo di sostanza stupefacente, in quanto trovata in possesso di eroina e cocaina, e di una cospicua somma di danaro, avallante il contestato reato presupposto, malgrado le richieste di esigenze cautelari personali formulate dalla Procura della Repubblica volte a tutela della collettività e del reale pericolo di reiterazione del reato, era stata subito dopo posta in libertà dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Contro l’ordinanza reiettiva della richiesta della misura cautelare personale, la Procura della Repubblica di Cassino ha formulato appello, accolto anche in considerazione dell’acquisizione di nuove ed ulteriori prove, dalla Sezione per il Riesame dei Provvedimenti Restrittivi della Libertà Personale del Tribunale Ordinario di Roma, che valutando l’articolato appello proposto dal Pubblico Ministero, ha riconosciuto la chiesta esigenza, disponendo nei confronti dell’indagata la misura cautelare personale degli arresti domiciliari.